Sei interessato a sfruttare l’Email Marketing per aumentare le conversioni del tuo e-commerce e comunicare efficacemente i valori della tua azienda? Questo articolo di WorkOnNet illustra brevemente come fare email Marketing e intervista Emanuele Consoli, un professionista del settore che ha aiutato numerosi e-commerce a incrementare significativamente i loro guadagni.
Emanuele condivide le sue strategie e spiega l’importanza di due sequenze di email fondamentali:
- la sequenza di benvenuto
- la sequenza di carrello abbandonato
Fornisce anche consigli preziosi su come impostarle per massimizzare le conversioni.
Inoltre, sottolinea l’importanza del copywriting e del valore fornito nelle email. Se vuoi scoprire come l’Email Marketing può trasformare i tuoi clienti in clienti-a-vita, non perderti questa intervista ricca di spunti e consigli pratici.
Ma prima introduciamo brevemente:
Come fare email Marketing
Email Marketing è una strategia di marketing digitale che implica l’invio di email a una lista di contatti o clienti. L’obiettivo può essere quello di promuovere prodotti o servizi, coinvolgere i clienti, aumentare la consapevolezza del marchio o mantenere i clienti aggiornati con notizie e aggiornamenti. Le campagne di email marketing possono essere semplici o complesse, includendo una singola email o una serie di email inviate in risposta a determinati comportamenti del cliente.
Avrai certamente sentito parlare anche di Marketing Automation, ebbene: Email Marketing e Marketing Automation sono due concetti strettamente correlati, ma con alcune differenze chiave.
La Marketing Automation è un approccio più ampio che utilizza software per automatizzare attività di marketing. Mentre l’email marketing può essere una componente del marketing automation, quest’ultimo include anche cose come la gestione dei lead, l’analisi del comportamento dei clienti, la segmentazione dei clienti, la gestione delle campagne sui social media, e altro ancora. In altre parole, la marketing automation può includere l’email marketing, ma va anche oltre, automatizzando una serie di processi di marketing e vendita.
In sintesi, l’email marketing è una tattica specifica, mentre la marketing automation è una strategia più ampia che può includere l’email marketing come uno dei suoi componenti.
Dopo questa breve introduzione ti lascio leggere l’intervista e se ti avrà incuriosito, potrai anche approfondire il discorso, contattandomi.
Intervista a un professionista email Marketer
Emanuele è un Email Marketer che aiuta e-commerce a incrementare le vendite scrivendo e disegnando email che trasformano i clienti in clienti-a-vita.
Ha da poco aiutato un e-commerce nella nicchia “mamme” ad aumentare del 20% il fatturato in 30 giorni con solo 2 sequenze di email.
Abbiamo chiesto a Emanuele di spiegarci come fare email Marketing e quali siano queste 2 sequenze e come crearle così da aumentare subito le conversioni.
Luigi “Emanuele, le 2 sequenze di email che hai usato sono utilizzabili da tutti i proprietari di e-commerce? E, soprattutto, quali sono?”
Emanuele “Certo, Luigi. Chiunque può utilizzarle, anzi, DEVE utilizzarle. Perché altrimenti sta lasciando sul piatto molti soldi e potenziali clienti. Queste 2 automazioni sono:
- Sequenza di benvenuto che converte quante più persone possibili in clienti-paganti;
- Sequenza di carrello abbandonato che riporta al checkout tutte le persone che (per un motivo o per un altro) l’hanno lasciato.
Solo queste 2 sequenze possono generare un aumento che va dal +10% (nel peggiore dei casi) al +25% di fatturato nei primi 30 giorni!
E sono diventate un must per ogni mio cliente”.
Luigi “Interessante. Ci sai suggerire qualche best-practice su come impostarle in modo efficace?”
Emanuele “Certo. Innanzitutto, si deve controllare che le email vengano consegnate in posta-in-arrivo e NON in promozioni o spam. Se le email finiscono in promozioni o (peggio) spam c’è un serio problema che va risolto, altrimenti le strategie non otterranno buoni risultati.
Se le email arrivano nella casella principale, allora si può iniziare a costruire la prima automazione:
La sequenza di benvenuto
Questa sequenza è formata da 7 – 10 email (dipende dal business). La regola principale da seguire qui (e in tutte le altre automazioni) è UNA:
Scrivere le email come se parlassi a un amico al bar.
Le email sono il canale più diretto e intimo, è dove instauri un vero legame con i tuoi clienti, portandoli ad AMARE il tuo negozio.
E se invii email che pensano solo a vendere, ottieni l’effetto contrario. Le persone cestineranno le email e non compreranno. Questo perché il 90% delle aziende pensa solo a mandare una mail promozionale dietro l’altra.
Le persone sono stanche di questo compra-compra-compra quindi DEVI distinguerti. Altrimenti, soccombi. Semplice.
E ti distingui inviando email curiose e divertenti, scritte in modo amichevole.
Ora, nella sequenza di benvenuto l’email più importante è la PRIMA. Si chiama Welcome-Email e credimi quando ti dico che SE scritta seguendo una certa struttura, incollerà al negozio i clienti fino all’ultimo giorno della loro vita.
Trasformerà un cliente in cliente-a-vita che comprerà a ripetizione dal brand moltiplicando il suo valore nel tempo (la famosa LTV).”
Luigi “Una sola email può addirittura portare a comprare più volte una persona dal negozio da cui ha già comprato? Pazzesco. Mi parlavi della sua struttura. Qual è?
Emanuele “Sì, in pratica la struttura di una email efficace si divide in 5 parti:
- Introduzione e ringraziamenti. In questa parte si ringrazia il cliente di essersi unito alla newsletter. Semplice.
- Spiegazione della storia del brand. Qui bisogna comunicare la storia del marchio.
- Perché il marchio è diverso da tutti gli altri. Qui bisogna spiegare la cosa #1 che distingue il brand da tutti gli altri competitor. È una parte molto importante perché, se fatta bene, annienta letteralmente la concorrenza.
- Mission aziendale. Qui bisogna raccontare la missione dietro il brand. In altre parole, il perché fa quello che fa. Perché vende questi prodotti.
- Codice sconto. Questa è la parte dove si fanno i big-money. Semplicemente perché una persona, dopo aver letto i 4 punti iniziali, arriverà in questa sezione con un livello di fiducia così alto che appena vedrà il codice sconto non vedrà l’ora di comprare!
Tutto qui.”
Luigi “Interessante. Invece per le email che verranno inviate dopo la prima? Hai una strategia anche lì?”
Emanuele “Sì. Le email successive si possono dividere così:
- Email di valore (1-2 Email) – queste hanno lo scopo di dare il massimo valore possibile al cliente. Valore che può essere un metodo su come difendersi in strada, oppure dei consigli su come cucinare velocemente, e così via. Quindi se un’azienda vende articoli d’abbigliamento, una buona email di valore darebbe dei consigli su come abbinare meglio i vestiti, o magari sui 3 trend più seguiti nella moda adesso.
Le possibilità sono senza-fine.
- Pre-Framing Email (3 Email) – queste email hanno lo scopo di anticipare dolcemente le promozioni che andremo a fare. Magari facendo una domanda su un problema. O su una testimonianza. Oppure spiegando che l’obiettivo aziendale è quello di eliminare un problema che la persona sta vivendo.E possiamo decidere di affrontare ognuno di questi argomenti in ciascuna email costruita in modo logico rispetto alla successiva.
- Email promozionali (2 Email) – queste email hanno lo scopo (ovviamente) di vendere i prodotti e generare quanto più fatturato possibile. Bene, per farlo qui lo stile che consiglio è il classico PAS (problem-agitate-solution).Si parte cioè dal problema della persona (o dal bisogno), si agita quella situazione marcando le difficoltà che quel problema lo porta ad affrontare ogni giorno, oppure si disegna una chiara immagine nella sua mente di come potrebbe essere la vita senza il problema, e infine si dà la soluzione.
E per soluzione voglio dire il metodo con cui eliminare quel problema o raggiungere la situazione ideale.
E solo dopo, posizionare il nostro prodotto come IL metodo per risolvere il problema o realizzare i propri desideri.
Ora, in tutto questo il copy la fa da padrone. Più il livello di copywriting è alto più le email saranno scritte bene e più convertiranno (aka più soldi nelle tasche dell’imprenditore).”
La sequenza di carrello abbandonato
Luigi “Wow. Quindi si capisce che segue una struttura strategica, nulla è fatto a caso. Parlavi di un’altra sequenza, quella di carrello abbandonato. Puoi darci anche qui delle linee guida da seguire e come impostarla?”
Emanuele “Con piacere. La sequenza di carrello-abbandonato è tanto semplice quanto efficace. Anche questa segue un ordine logico. Consiglio di farla di 3-5 email.
E seguire UNA regola.
Se la regola che sto per svelare viene seguita alla lettera, ti garantisco che le conversioni aumenteranno drasticamente.
In pratica:
Nel copy delle email di carrello abbandonato si devono spiegare i BENEFICI del prodotto che si è lasciato al checkout, e NON le caratteristiche.
Forse non suona nuova come cosa, ma ti assicuro che tantissimi imprenditori dimenticano questo dettaglio importante.
Questo perché FA la differenza tra un’email che converte poco e un’email che converte tanto.
Parlando dei benefici, le email di carrello abbandonato di un mio cliente sono passate dal convertire l’1-3% al convertire il +10% delle persone, in 30 giorni.
E, come sempre, anche qui capisci l’importanza del copy.”
Luigi: “Posso immaginare. È un buon copy che ti fa distinguere dalle altre aziende. In quanti riceviamo ogni giorno montagne di email tutte uguali! Quindi ti chiedo: qual è la cosa numero 1 che dovrebbe fare un imprenditore per vendere con le email?”
Emanuele: “Ho già stressato troppo il fattore interazione? Ahahah.
Quello che molti imprenditori non capiscono è che le persone sono disposte anche a ricevere 2 email al giorno da te SE crei legame e fiducia nei tuoi confronti.
Perché, ricorda, Luigi, se le persone lasciano il loro indirizzo email è perché VOGLIONO conoscere di più dell’azienda. Ed è qui che un’azienda può affermarsi come leader di settore condividendo storie, esperienze, consigli, testimonianze… la lista è infinita!
Il mio consiglio è: Più date, più riceverete. Più c’è valore in un’email, più la gente si fida e più la gente si fida… più compra!
Quindi se un’email non vende bene, fatevi questa domanda:
“Quanto valore ho dato nell’email prima di promuovere il mio prodotto?”
Tutto qui.”
Luigi: “Mi hai convinto! Ti senti di dare altri consigli sull’email marketing?”
Emanuele: “Sì, ma non basterebbero 3 interviste, ahahah.
Luigi: “Certo, immagino sia meglio così. Grazie, Emanuele.”
Spero che l’intervista a Emanuele ti sia piaciuta e se abbiamo sollecitato qualche ulteriore approfondimento: contattami ora per valutare la migliore strategia di email Marketing per la tua attività.